Cooperazione, il ruolo dell'Italia in Afghanistan
Il Segretario Generale della Nato, Rasmussen, ha annunciato Bruxelles che dalla fine del 2013 il ruolo delle forze Isaf si concentrerà in attività di addestramento e assistenza delle forze afghane, mentre l'Italia, parte essenziale della coalizione internazionale in Afghanistan, rinnova il suo impegno, peraltro già operativo, per la formazione, l'addestramento e il mentoring, nonché l'aiuto allo sviluppo.
Il Presidente afghano, Hamid Karzai, proprio da Roma ha avviato il suo tour europeo e nella capitale italiana ha firmato con il Presidente del Consiglio, Mario Monti, un accordo bilaterale che punta a rafforzare il dialogo politico, la sicurezza e cooperazione tra le forze di polizia, ma anche la collaborazione economica e la lotta al narcotraffico.
Il particolare rilievo assunto dagli esiti positivi e dalle intese sottoscritte dal Presidente afghano Karzai in Italia è stato uno dei temi al centro dell'incontro alla Farnesina tra il Ministro Giulio Terzi e il Generale John R. Allen, comandante dell'International Security Assistance Force (Isaf) in Afghanistan. L'incontro ha fornito al Generale Allen l'occasione per ringraziare Terzi per il fondamentale ruolo dell'Italia nei diversi settori della presenza internazionale in Afghanistan e per manifestare la grande ammirazione per come i militari italiani operano, in maniera esemplare, all'interno dell'Isaf, soprattutto in questa delicata fase di transizione.
Il Ministro Terzi ha ribadito, sulla scia del ruolo che l'Italia si è saputa ritagliare in Afghanistan, in accordo con gli alleati, l'impegno del nostro paese anche sul piano dell'assistenza civile, e della formazione in particolare, proprio per accompagnare un passaggio €cruciale per il futuro dell'intera regione€.
Approfondimenti: Speciale sulla missione in Afghanistan.