IPA Adriatico: infoday a Tirana, l'Italia rafforza il suo ruolo

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Fonte: ANSAmed

"E' importante seguire i progetti di cooperazione sia ordinari che quelli come in questo caso legati ad Adriatico Ipa affinché si possa sviluppare collaborazione tra enti e istituzioni. In tal modo, si rafforza la cooperazione regionale transfrontaliera con il miglioramento dei rapporti economici e sociali, quindi con un rafforzamento della pace tra i popoli". Lo ha detto il direttore della cooperazione italiana allo sviluppo del ministero Affari Esteri, Aldo Sicignano, a margine dell'infoday sul Programma comunitario di Cooperazione transfrontaliera "CBC IPA Adriatico" (2007-2013) che si è svolto a Tirana.

"In questa situazione si rafforza anche il sistema Italia perché questi programmi permettono di coordinare le varie attività  e i vari partecipanti. L'ambasciata italiana ha costituito una unità  di coordinamento denominata 'Patti' proprio per valorizzare ancora di pi๠il sistema Italia - ha continuato Sicignano - La cooperazione, attraverso un protocollo, si occupa di sviluppo e rafforza la capacità  locale sia istituzionale e sociale sia di settori privati. L'Italia è il secondo donatore bilaterale e partecipa quindi attivamente allo sviluppo altrui.

La cooperazione italiana ha istituito a Tirana una unità  che segue progetti finanziati dalla commissione europea sia ordinari sia come in questo caso di Ipa. Ad esempio, l'obiettivo con Ipa è di rafforzare progetti come la rete telematica per le università  pubbliche albanesi con la estensione a paesi limitrofi - ha concluso il direttore - In tal modo si rafforza il sistema Italia".

Ipa ha una dotazione complessiva di circa 280 milioni di euro e mira ad armonizzare l'area transfrontaliera adriatica nel nome della cooperazione istituzionale, economica, culturale, turistica, ambientale ed infrastrutturale: coinvolge otto Stati: Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania, Serbia, Grecia e per l'Italia, oltre all'Abruzzo, regione capofila, partecipano Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Molise.