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Italia-Cina-Ue, accordi e rafforzamento dei rapporti

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Fonte: ANSA

L'Italia si candida a fare da ''ponte'' per ''ridurre le distanze tra Cina e Europa'', ''a lavorare, a mediare affinché in Europa si formi il consenso necessario per rispondere alle attese cinesi'': una missione che il ministro degli esteri, Franco Frattini, ha illustrato a Pechino. Accordi, siglati nel corso della riunione co-presieduta dal capo della diplomazia italiana con il 'collega' cinese Yang Jiechi, poi, vanno dai visti al Welfare, passando per l'educazione e la formazione.

Frattini ha sottolineato di essere ''fiducioso'' sul superamento dei punti ''dolenti'' sui quali Europa e Cina ''faticano a trovare un accordo'': il riconoscimento dello status di economia di mercato e l'embargo sulle armi. Il capo della diplomazia italiana sbarcato nell'Impero Celeste con l'obiettivo di alzare il livello dei rapporti con Pechino - superando la tradizionale importazione economica bilaterale e lanciando un partenariato strategico piu' ampio - ricorda che nonostante l'Europa sia il primo partner commerciale del Dragone, il ''rapporto politico e' segnato da incomprensioni'' ma ''il successo del partenariato bilaterale ci riduce ad affrontare queste divergenze alla luce della fiducia e del rispetto reciproco''.

Frattini ha spiegato cosଠai vertici del Pcc, nel discorso del suo intervento, che l'Italia si fara' portavoce dell'esigenze in Europa di risolvere i nodi piu' spinosi. Primo fra tutti quello del riconoscimento dello status di economia di mercato a Pechino: ''Entro meno di cinque anni questo sara' un fatto economico e mi auguro che l'Ue comprenda l'importanza di promuovere fin d'ora una partita dall'esito scontato in cui l'anticipo sui tempi sarebbe una opportunita' retorica''. Per quanto riguarda, invece, l'embargo sulle armi il capo della Farnesina riconosce che ''le difficolta' e le divisioni europee sono tante'', ma che ''sarebbe un paradosso invocare una Cina stabile e coinvolta nella sicurezza globale, mantenendo al contempo una misura che testimonia sentimenti politici di sfiducia''. Frattini, ricordando che la Cina moderna ''calca il palcoscenico della storia da protagonista'', guarda anche alla nuova generazione e al potere con la quale - sottolinea - ''noi europei dovremmo fare lo sforzo di superare l'attuale fase di crisi della gestione mondiale e provare ad individuare obiettivi di piu' ampia portata''.

''Le grandi muraglie del passato attraggono turisti da tutto il mondo ma non sono piu' utili a preservare lo sviluppo: i nostri interessi sono cosଠintimamente interconnessi che abbiamo bisogno l'uno dell'altro'' attraverso ''un dialogo di ampio respiro'', ha detto il capo della diplomazia italiana di fronte ai 'colletti cinesi'.

GLI ACCORDI:
Sul fronte dei visti è stato firmato un accordo bilaterale per l'esenzione ai titolari di passaporto diplomatico. Accordo che apre la strada anche - ha spiegato lo stesso capo della diplomazia italiana - alla semplificazione e accelerazione delle procedure di rilascio anche per altre categorie come gli imprenditori e gli studenti ma anche, in prospettiva, i turisti.

Per quanto riguarda invece il Welfare e la protezione sociale, Italia e Cina hanno sottoscritto un memorandum di intesa che vede protagonisti il ministero del Welfare tricolore e il dicastero omologo cinese. Un accordo che comprende una serie di punti per un collaborazione in un paese come il Dragone che deve affrontare una vera e propria sfida epocale. La Cina è infatti alle prese con un incremento degli anziani (legato ad anni di politica di un solo figlio), la necessità  di mettere in piedi un sistema pensionistico che non riguardi piu' solo i dipendenti statali e l'esigenza di forme di protezione del lavoro.

E, ancora, è stato siglato un programma esecutivo di cooperazione nel campo dell'istruzione tra il competente ministero italiano e quello cinese dell'Educazione per un sempre piu' vivace scambio nella formazione di studenti italiani in Cina e di quelli cinesi nella penisola.

C'e' anche un accordo di produzione e distribuzione tra Rai e Cctv (televisione cinese) per un documentario dedicato alla figura di Matteo Ricci. Da un'idea del giornalista del Tg1 Duilio Giammaria €“ ricorda Frattini - fin dai primi mesi incoraggiato dall'Ambasciatore d'Italia a Pechino, Massimo Iannucci, il documentario nasce ora all'insegna di un accordo siglato da Rai World, per conto della Rai, con uno dei colossi televisivi della Cina. Ed e' un ulteriore passaggio del rapporto consolidato Farnesina-Rai che aveva visto solo pochi mesi fa un'altra iniziativa realizzata con Radio Rai , ''una radio per l'Afghanistan''.