Cerca nel portale

Regioni

Regione Valle D'Aosta Regione  Piemonte Regione Lombardia Regione  Trentino Alto Adige Regione Veneto Regione  Liguria Regione Emilia Romagna Regione Toscana Regione Umbria Regione Marche Regione Lazio Regione  Abruzzo Regione  Basilicata Regione Campania Regione Molise Regione Puglia Regione Calabria Regione Sicilia Regione Friuli Venezia Giulia Regione Sardegna

AREA SOCI

Haiti: Fondazioni, banche e Ong per "Crescere insieme, nutrirsi bene"

Attention: open in a new window. PrintEmail

Fonte: Il Velino

Nuova iniziativa del Sistema Italia a favore della popolazione haitiana, colpita un anno fa dal terremoto e poi da un'epidemia di colera. Questa volta a entrare in campo è stata l'Associazione delle Fondazioni bancarie e Casse di risparmio (Acri) insieme alle fondazioni Avsi e Francesca Rava e a Oxam Italia. L'occasione è il progetto €œCrescere insieme, nutrirsi bene. Una partnership con le Fondazioni di origine bancaria per la lotta alla malnutrizione in Haiti€. Obiettivo generale dell'iniziativa è produrre benefici sia sul fronte della cura dei bambini malnutriti sia su quello di un piano di educazione alimentare di ampia portata. €œAl progetto, che durerà  dodici mesi, hanno aderito 43 Fondazioni dell'Acri €“ ha spiegato Gabriello Mancini, vice presidente dell'Associazione e presidente della Commissione per l'Attività  delle fondazioni nei paesi in via di sviluppo, durante la presentazione dell'iniziativa alla Farnesina - In tutto sono stati messi a disposizione 772.320 euro. L'intervento peraltro è coerente con le linee guida stabilite dai donatori e dal governo di Haiti e ha il pieno consenso della direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina€.

Mancini ha anche fatto una panoramica sulla situazione nel paese caraibico, da cui è emerso che i bisogni sono in tutti i settori. Ma la priorità  è la lotta alla fame e alla mortalità  materna e infantile. Si è visto, infatti, che il 33 per cento dei bambini è sottopeso, il 23 per cento (prima dei cinque anni) soffre di malnutrizione e il 65 è anemico. Da qui l'obiettivo specifico del progetto di intervenire nell'identificazione e cura dei bambini malnutriti attraverso centri nutrizionali e sanitari e nel rafforzamento della produzione e trasformazione agricola. €œLa nostra idea €“ ha aggiunto il presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti €“ non è intervenire nell'emergenza, ma dopo. Con un piano d'azione che porti sviluppo a lungo termine€.

Le aree dove si svolgerà  l'iniziativa sono Port-au-Prince e la zona rurale di Les Cayes, nel Dipartimento del sud. L'attuazione sarà  effettuata in partnership con le organizzazioni locali e in coordinamento con le istituzioni nazionali e internazionali. Inoltre, la sostenibilità  del progetto sarà  supportata da una metodologia di lavoro che responsabilizza la popolazione locale. €œSi tratta di un progetto innovativo e coordinato su tutta la catena alimentare €“ ha affermato Alberto Piatti, segretario generale dell'Avsi -. La nostra idea inoltre è che l'iniziativa sia un prototipo per future collaborazioni istituzionali. Dobbiamo ricordare che Haiti ha una lunga storia. Il primo intervento umanitario fu fatto dall'allora presidente John Kennedy nel 1961 quando fuse insieme le tre agenzie americane che si occupavano di cooperazione internazionale€.

€œL'intervento non sarà  solo di cura, ma duraturo €“ ha aggiunto Maria Vittoria Rava, presidente della fondazione Francesca Rava -. Questo passerà  anche per l'educazione e il trasferimento di know how. Ricordiamoci che ad Haiti l'età  media è 16 anni. àˆ un popolo di ragazzi, che ha voglia di fare€. €œIl paese €“ ha concluso Francesco Petrelli, presidente di Oxfam Italia -, è il pi๠povero della regione. Già  prima del terremoto. Per cui gli attori internazionali devono agire in modo coordinato tra loro ed è importante che mantengano gli impegni presi. A un anno dal sisma, solo il 44 per cento dei fondi promessi è stato effettivamente messo a disposizione€. €œL'Italia ha avuto una parte importante alla popolazione haitiana e per la ricostruzione del paese €“ ha affermato il ministro Mario Sammartino, vice direttore generale della Dgcs, spiegando il perché sia importante lavorare a livello sistemico -. La risposta immediata all'emergenza è arrivata dagli organi istituzionali italiani preposti, ma anche il ruolo delle Ong e dei privati cittadini è stato fondamentale. Ora siamo passati alla fase di ricostruzione e per questo è importante il contributo delle fondazioni bancarie, al fine di dare ad Haiti una prospera crescita equa€.

€œQui acquista valore l'aiuto del Sistema paese €“ ha proseguito il vice direttore -. Da subito siamo intervenuti con aiuto e appoggio e ora le Fondazioni hanno raccolto il testimone, impegnandosi in attività  per lo sviluppo. E contiamo che potranno essere realizzate non solo con questi fondi, ma anche con gli investimenti privati. La presenza di pi๠attori è un segno tangibile dell'approccio multisettoriale della Cooperazione italiana e degli altri donatori internazionali, che lavorano in stretta collaborazione con le istituzioni locali. Intervenire a livello sistemico, infatti, permette la massimizzazione dell'efficacia delle risorse in campo ed evita doppioni nelle iniziative. Mi auguro che questo progetto €“ ha concluso Sammartino -, non si limiti a essere solo un'iniziativa efficace, ma che diventi un esempio di buona pratica€. Ormai il nostro Paese interviene da tempo a livello sistemico nelle emergenze internazionali e su iniziative legate alla cooperazione. Tanto che a maggio del 2010 è nato un gruppo di lavoro, promosso dalla Dgcs, per favorire lo sviluppo del settore privato dei paesi partner, valorizzando le eccellenze del €œSistema Italia€. Si chiama €œSmile€ e include rappresentanti di Confindustria e altre organizzazioni imprenditoriali, Ong e società  civile, Università , Abi, Cooperazione Decentrata (Anci, Upi, Oics).

La sua filosofia è lavorare di concerto per far crescere il settore privato dei Paesi in via di sviluppo e valorizzare le eccellenze proprie del €œsistema Italia€ per promuovere azioni di sviluppo integrate nei paesi partner. Obiettivo finale: accrescere l'efficacia degli aiuti forniti dal sistema Italia, attraverso forme d'intervento pi๠organiche, coordinate e multi-attore, anche grazie all'attivazione di nuove risorse, mediante collaborazioni pubblico - privato. Il lavoro di €œSmile€ è articolato in tre fasi: identificazione delle opportunità , missione operativa e definizione e attuazione delle iniziative. Il primo versante sarà  caratterizzato dall'attività  preparatoria di verifica di possibili azioni integrate di cooperazione, che tenga conto della presenza nel paese della Cooperazione italiana, di attori del nostro settore privato e di specifiche esigenze e potenzialità  di sviluppo del settore privato del paese partner. In questa fase saranno studiate anche le possibili modalità  con cui attivare concrete forme di complementarità  e sinergia fra pi๠attori.

Il secondo dalla selezione delle prime azioni pilota, definizione del mandato di una missione esplorativa e realizzazione di incontri e attività  esplorative e di verifica, necessari a mettere meglio a fuoco obiettivi e modalità  di azioni multi-attore. La terza, infine, dalla redazione di proposte progettuali che vedano agire in maniera sinergica pi๠soggetti del sistema Italia, coinvolti ognuno per le proprie, specifiche competenze. L'attività  di €œSmile€ ha avuto un periodo test, nel quale sono stati avviati progetti€“pilota iniziali in alcuni paesi prioritari per la Cooperazione italiana, nell'ambito di settori chiave come lo sviluppo di micro, piccola e media imprenditoria locale (Pmi), la progettazione e realizzazione di infrastrutture per l'assistenza sanitaria (inclusa la formazione di personale sanitario), le tecnologie per l'ambiente, l'utilizzo sostenibile delle risorse naturali, la creazione d'imprenditoria locale anche con programmi di addestramento e formazione, l'agroindustria e lo sviluppo rurale. Concluso il periodo di prova, si sta lavorando per identificare altri paesi e aree di interesse dove estendere l'iniziativa.