Italia-Egitto: workshop di chiusura della 2^ fase del Programma
Fonte: ANSAmed
Il programma di cooperazione italo-egiziano per l'ambiente è €œuna delle pi๠importanti iniziative in questo settore della comunità di donatori internazionali''. Lo ha affermato l'ambasciatore d'Italia in Egitto, Claudio Pacifico, intervenendo al workshop di chiusura della seconda fase di questo programma, che negli ultimi sei anni ha contribuito alla protezione e alla tutela dell'ambiente in Egitto, nell'ambito del piano d'azione 2002-2017, anche attraverso la conservazione e la tutela di siti archeologici e di grande bellezza naturalistica. Come nel caso di Wadi al Hitan, conosciuto come la valle delle balene fossili, nominato patrimonio mondiale tra i beni naturali dell'Unesco nel 2005.
Un risultato, ha affermato il ministro per l'Ambiente egiziano Maged George, che rappresenta uno dei successi di questa seconda fase del programma implementato in partenariato con l'Undp (Programma per lo sviluppo dell'Onu) e finanziato dalla Cooperazione allo sviluppo italiana con 12,2 milioni di euro, tre dei quali nell'ambito del programma di scambio del debito.
La cooperazione italiana, attraverso questo programma, si propone di avanzare soluzioni sostenibili a protezione di ecosistemi fragili, proteggendo il patrimonio culturale e mettendo al centro le comunità locali. Oltre a Wadi el Hitan, il programma si è sviluppato nelle zone protette di Wadi el Rayan, di Gabal Elba e del deserto bianco, nell'oasi di Siwa, nella regione del Fayyum, dove attorno all'antica città di Medinet Madi è nato il primo archeoparco in Egitto.
